Il valore delle cose
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Il valore delle cose

A cura di Michele Spanò. Con un saggio di Giorgio Agamben

Editions Quodlibet
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ISBN 13 9788822906922

In questo saggio esemplare, Yan Thomas, uno dei massimi conoscitori del diritto romano, mette in questione il primato giuridico della proprietà – definita come rapporto inderogabile tra pochi uomini proprietari e una immensa distesa di cose appropriabili – e propone una nuova e sorprendente archeologia delle «cose».

Perché qualcosa come un mercato, uno spazio in cui le cose sono scambiate contro un valore commerciale, potesse costituirsi, un gesto giuridico e istituzionale originario doveva essersi già prodotto: si tratta della santuarizzazione di un certo numero di cose qualificate come indisponibili. Le cose che non appartengono ad alcuno, sottratte al gioco dello scambio, inibite a diventare merci, identificano un’area dell’indisponibilità (al commercio, alla proprietà e all’appropriazione) e sono perciò destinate all’uso comune degli uomini. Parenti non troppo lontane degli oggi dibattutissimi «beni comuni», le cose indisponibili che Yan Thomas isola offrono una nuova genealogia della proprietà e dello scambio, fornendo una lezione magistrale sull’istituzione giuridica del valore e su tutte quelle operazioni capaci di fare – o di non fare – di una cosa una merce.

Questa nuova edizione di Il valore delle cose è accompagnata da un breve, e rarissimo, frammento di «discorso sul metodo». In poche e fulminanti battute Yan Thomas ricapitola il suo singolarissimo modo di operare e offre anche una delle più vertiginose difese e illustrazioni del diritto come artificio.

Indice

  •     Giorgio Agamben, Tra il diritto e la vita
  •     Il valore delle cose
  •     Appendice. L’artificio delle istituzioni
  •     Michele Spanò, Le parole e le cose (del diritto)

 

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